ACQUISTO PRIMA CASA:ecco le agevolazioni

Acquistare la prima casa è uno dei momenti più emozionanti e importanti della vita. È un passo che segna l’inizio di una nuova fase, che porta con sé molte opportunità, ma anche alcune sfide da affrontare con la giusta consapevolezza. In questo articolo, vogliamo fornirti una guida semplice e utile per orientarti al meglio nel processo di acquisto della tua prima casa, facendoti sentire supportato e sicuro nelle tue decisioni.

1. Come Prepararsi all’Acquisto della Prima Casa

Prima di iniziare a cercare la casa dei tuoi sogni, è fondamentale prepararsi sia dal punto di vista economico che pratico. Iniziamo con alcuni passi fondamentali:

  • Definisci il tuo budget: È importante stabilire un limite di spesa realistico, che includa il prezzo della casa, le spese notarili, le imposte di registrazione e altri costi accessori (ad esempio, eventuali lavori di ristrutturazione o miglioramenti).
  • Verifica il tuo mutuo: La maggior parte degli acquirenti di prima casa ricorre a un mutuo. Rivolgiti a un consulente per capire l’importo che puoi ottenere, la durata del mutuo e le rate mensili che ti saranno più sostenibili.
  • Considera il quartiere: La posizione della casa è fondamentale. Pensa alle tue esigenze future, come la vicinanza al lavoro, ai trasporti pubblici, alle scuole e ai servizi essenziali.

2. L’Importanza di un Agente Immobiliare Esperto

Un agente immobiliare professionista come Unicasa può fare la differenza nel processo di acquisto. Non solo perché ti aiuta a trovare la casa giusta, ma anche per consigliarti sulle migliori soluzioni di mutuo, su come negoziare e su quali documenti sono necessari per completare l’acquisto in modo sicuro e senza intoppi.

Con oltre 20 anni di esperienza nel settore, la nostra agenzia Unicasa è pronta a guidarti passo dopo passo, mettendo al tuo servizio la nostra esperienza nel mercato locale e la conoscenza delle migliori opportunità per l’acquisto della tua prima casa.

Quali sono le agevolazioni prima casa 2025?

Da lungo tempo lo Stato ha disposto una serie di agevolazioni per l’acquisto della prima casa, introducendo ulteriori novità nell’ultima legge di bilancio, in vigore dall’1 gennaio 2025. 

I benefici fiscali prevedono una riduzione delle imposte da pagare quando si acquista un immobile da destinare ad abitazione principale. Ecco nel dettaglio le agevolazioni prima casa 2025: 

  • Imposta di registro: se si acquista da un privato o da un’impresa che vende in esenzione IVA, si versa un’imposta di registro del 2% sul valore catastale al posto del 9%, con un importo minimo di 1.000 euro;
  • Imposta ipotecaria e catastale: entrambi questi tributi sono dovuti nella misura fissa di 50 euro ognuno;
  • IVA: acquistando da un’impresa con vendita soggetta a IVA, l’aliquota è applicata nella misura ridotta del 4% rispetto al 9%. In tal caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria, saranno da versare nella misura fissa di 200 euro ciascuna. 

Tra i benefici “prima casa” ci sono anche delle spese detraibili, qualora l’acquisto venga finanziato da un mutuo: al posto delle imposte dovute, si paga un’imposta sostitutiva pari allo 0,25% dell’importo del mutuo. 

Sono spese detraibili, sempre al 19%, quelle relative agli interessi che si pagano sul mutuo, fino a un importo massimo di 4.000 euro, quindi la detrazione spettante ogni anno è di massimi 760 euro. Sempre nella misura del 19% si possono detrarre altre spese legate all’ottenimento del mutuo, quali quelle notarili e istruttorie, oltre all’imposta sostitutiva

. Agevolazioni prima casa: i requisiti

L’accesso alle agevolazioni prima casa e alle spese detraibili è possibile solo se si soddisfano determinati requisiti, sia oggettivi che soggettivi. In quest’ultima categoria rientra l’appartenenza dell’immobile a determinate categorie catastali: 

  • A/2 (abitazioni di tipo civile); 
  • A/3 (abitazioni di tipo economico);
  • A/4 (abitazioni di tipo popolare); 
  • A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare);
  • A/6 (abitazioni di tipo rurale); 
  • A/7 (abitazioni in villini);
  • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). 

Le agevolazioni spettano anche per le pertinenze dell’abitazione principale, che rientrano nelle categorie catastali:

  • C/2 (magazzini e locali di deposito);
  • C/6 (rimesse e autorimesse);
  • C/7 (tettoie chiuse o aperte), tutte nel limite di una pertinenza per ciascuna categoria.

Sono escluse, invece, le seguenti categorie: 

  • A/1 (abitazioni di tipo signorile); 
  • A/8 (abitazioni in ville);
  • A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico).

Inoltre, chi vuole beneficiare delle agevolazioni prima casa, deve rispettare anche dei requisiti soggettivi, che analizziamo di seguito, relativi alla residenza e al possesso di altri immobili. 

Agevolazioni prima casa se si possiede già un immobile

Parlando dei requisiti soggettivi, è bene sapere cosa accade alle agevolazioni sulla prima casa se si possiede già un immobile. L’acquirente non deve essere proprietario, né titolare di diritto di usufrutto o uso di una casa situata nello stesso Comune in cui intende acquistare l’abitazione principale, anche nel caso in cui non ha fruito dei benefici per quella già posseduta. 

Inoltre, per accedere alle agevolazioni per la prima casa, l’acquirente non deve possedere altre abitazioni acquistate con gli stessi benefici. In caso contrario, può anche essere ammesso ai vantaggi fiscali previsti, con l’impegno però di vendere l’immobile già posseduto entro un lasso di tempo ben definito. 

Fino al 2024 il termine previsto era un anno, ma la Legge di Bilancio 2025 ha rivisto questo limite, estendendolo a due anni. La mancata osservazione di questa disposizione, comporta la perdita delle agevolazioni e quindi il pagamento delle maggiori imposte, con l’aggiunta degli interessi e di una sanzione pari al 30%.

Agevolazioni prima casa: che fare con la residenza?

Uno dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni prima casa è legato alla residenza: l’immobile deve trovarsi nello stesso Comune in cui l’acquirente risiede. 

In mancanza di ciò, sarà necessario trasferire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto, pena la perdita dei benefici, con conseguente obbligo al pagamento delle imposte nella misura ordinaria, con l’aggiunta di sanzioni e interessi. 

Agevolazioni prima casa senza residenza

Ci sono diverse situazioni in cui si può usufruire delle agevolazioni sulla prima casa, senza necessariamente avere la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile al momento dell’acquisto. 

Una delle eccezioni riguarda il caso in cui la casa si trova nel Comune in cui l’acquirente svolge la sua attività lavorativa o di studio. Possono beneficiare delle agevolazioni prima casa senza dover trasferire la residenza anche i cittadini italiani che si sono trasferiti all’estero per ragioni di lavoro e hanno risieduto o svolto la propria attività in Italia per almeno cinque anni. 

Le agevolazioni saranno ugualmente riconosciute a patto, però, che l’immobile si trovi nel territorio del Comune di nascita o in quello in cui l’acquirente aveva la residenza o svolgeva la propria attività prima del trasferimento all’estero. 

Inoltre, il cittadino emigrato all’estero deve essere iscritto all’AIRE, ossia l’anagrafe italiana degli italiani residenti all’estero. 

3. I Vantaggi per i Giovani Acquirenti

Esistono diversi incentivi per chi acquista la prima casa, come agevolazioni fiscali e contributi statali che possono rendere l’acquisto più accessibile. Ad esempio, la “prima casa” ti consente di pagare imposte di registro ridotte e, in alcuni casi, di beneficiare di detrazioni fiscali per gli interessi sul mutuo.

4. Il Processo di Acquisto: Dalla Proposta alla Firma del Rogito

Una volta trovato l’immobile che ti interessa, l’agente immobiliare si occuperà della proposta di acquisto e delle successive fasi, dalla trattativa al preliminare fino alla firma del rogito notarile. Ogni fase deve essere affrontata con attenzione, e il nostro ruolo è proprio quello di assisterti e di semplificarti il processo, garantendo che tutte le condizioni siano rispettate e che tu possa firmare con serenità.

5. Conclusione

Acquistare la tua prima casa è un grande passo, e la nostra missione in Unicasa è quella di rendere questo viaggio il più semplice e gratificante possibile. Siamo qui per fornirti tutte le informazioni, il supporto e la competenza di cui hai bisogno per fare un acquisto consapevole, sicuro e soddisfacente.

Contattaci oggi per scoprire come possiamo aiutarti a realizzare il sogno di acquistare la tua prima casa. Con Unicasa, non sei mai solo nel tuo percorso verso la proprietà!

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Agibilità dell’immobile: tutto ciò che devi sapere prima di comprare o vendere casa

Quando si compra o si vende un immobile, uno degli aspetti fondamentali da verificare è l’agibilità. Ma cosa significa esattamente? E perché è così importante?

Noi di Unicasa, la tua agenzia immobiliare di fiducia a Rovato, siamo sempre al passo con le ultime normative e tendenze del settore per garantirti un servizio chiaro, trasparente e professionale. Ogni giorno lavoriamo per offrirti informazioni utili e aggiornate sul mercato immobiliare, aiutandoti a prendere decisioni consapevoli e sicure.

Oggi vogliamo parlarti dell’agibilità dell’immobile e del suo ruolo nella compravendita.


Cos’è l’agibilità di un immobile?

L’agibilità di un immobile è un certificato rilasciato dal Comune che attesta che la casa rispetta tutti i requisiti di sicurezza, igiene, salubrità e accessibilità richiesti dalla legge.

In altre parole, il certificato di agibilità garantisce che l’immobile è idoneo ad essere abitato e utilizzato senza rischi per la salute o la sicurezza.


Perché l’agibilità è importante per chi compra casa?

Se stai acquistando un immobile, è essenziale verificare che sia agibile, perché:

✅ Garantisce che la casa è conforme alle normative e non presenta irregolarità edilizie.
✅ Ti evita problemi futuri con l’attivazione delle utenze o richieste di adeguamenti.
✅ Protegge il tuo investimento immobiliare e facilita eventuali rivendite future.

Comprare un immobile senza agibilità può comportare difficoltà legali e costi imprevisti per ottenere la regolarizzazione.


Posso vendere un immobile senza agibilità?

In linea generale, la vendita di una casa priva di agibilità è consentita dal punto di vista legale, purché il proprietario avvisi pienamente la controparte, quindi l’acquirente. Infatti, con la sentenza 34211/2022, la Corte di Cassazione ha stabilito che la mancanza della SCA non determina la nullità dell’atto di vendita, bensì un inadempimento contrattuale nei confronti del compratore:

  • se non viene debitamente informato dell’assenza della certificazione;
  • di conseguenza, è fondamentale che tale mancanza sia esplicitata per iscritto all’interno del contratto di compravendita.
  • E’ buona pratica specificare la mancata agibilità già in sede di sottoscrizione del preliminare di compravendita, perché la mancata consegna della certificazione – sempre che l’acquirente non ne sia stato prontamente informato – può rappresentare una motivazione valida per la risoluzione dello stesso preliminare e, successivamente, del contratto definitivo. Inoltre, l’acquirente potrebbe aver diritto al È rimborso e alla restituzione di caparre o anticipi già versati.
    Ancora, è sempre indispensabile consegnare al papabile compratore eventuali altri documenti in proprio possesso, come l’atto di provenienza dell’immobile e l’eventuale attestazione di prestazione energetica (APE), ai sensi dell’articolo 1477 del Codice Civile. Se il proprietario dovesse essere sprovvisto anche di questa documentazione, è sempre ideale specificarlo sia in sede di preliminare che di contratto definitivo.
     
    Vendere un immobile privo di agibilità non è impossibile, ma può rendere la vendita più complicata. Gli acquirenti, infatti, potrebbero avere difficoltà ad ottenere un mutuo o potrebbero richiedere uno sconto significativo sul prezzo di vendita.
    Se il tuo immobile non ha il certificato di agibilità, il nostro team di Unicasa può aiutarti a verificare la situazione e consigliarti sulle migliori soluzioni per regolarizzarlo prima di metterlo sul mercato.

    Come si ottiene il certificato di agibilità?
    L’ottenimento dell’agibilità dipende da diversi fattori, tra cui:
    ✔️ La conformità dell’immobile alle norme edilizie e urbanistiche.
    ✔️ Il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
    ✔️ La presenza di impianti a norma di sicurezza.
    Se hai dubbi sulla documentazione del tuo immobile, rivolgiti a noi! Ti aiuteremo a fare chiarezza e a gestire il processo con il supporto dei migliori tecnici specializzati.

     
     
    Quando si deve richiedere l’agibilità
    La presentazione della Segnalazione Certificata di Agibilità, secondo quanto previsto dall’articolo 24 del D.P.R. 380/2001, ovvero il Testo Unico dell’Edilizia, deve solitamente avvenire entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori di costruzione di un nuovo edificio o, ancora, dalla ristrutturazione di un immobile già esistente.
     
    Di norma, il certificato di agibilità è obbligatorio per:
  • le nuove costruzioni;
    la ristrutturazione o l’ampliamento di edifici già esistenti;
    la modifica della struttura e degli impianti di un edificio;
    la modifica della destinazione d’uso di un immobile.
     
    Unicasa: la tua guida nel mondo immobiliare
    Sappiamo bene che il mercato immobiliare può essere complesso e che ogni transazione richiede attenzione e competenza. Per questo motivo, noi di Unicasa mettiamo al primo posto la trasparenza e la professionalità, guidandoti passo dopo passo nella vendita o nell’acquisto del tuo immobile.
    Hai bisogno di una consulenza? Vuoi sapere se la tua casa è in regola con l’agibilità?
    📞 Contattaci oggi stesso!
    Siamo qui per darti tutte le informazioni necessarie e accompagnarti con la massima serietà e competenza in ogni fase della compravendita.
    🔗 Scopri di più sul nostro sito: www.agenzia-unicasa.it

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